Visita guidata di Fondi

Visita guidata di Fondi: cosa aspettarsi

Finalmente un paese antico posto in pianura che non richiede troppo impegno fisico per essere visitato!

Guida turistica di Fondi: il materiale di spolio romano

A Fondi nella piazza della Repubblica sull’edificio a sinistra della chiesa si trova il cd. detto “Pasquino fondano”, un frammento di rilievo funerario con iscrizione, che raffigura un personaggio maschile appartenente, come indica il testo sottostante, alla famiglia fondana dei Verrii. Il rilievo doveva ritrarre varie figure, di cui almeno un’altra figura femminile, il cui nome, era indicato nella riga inferiore dell’iscrizione, quasi scomparsa.

Il castello Caetani di Fondi: visita guidata di Fondi

Privo di fossato e nel bel mezzo della piazza al centro di Fondi, il castello e la sua alta torre sbarrano il passo ai visitatori, ed in passato si nemici. Questa grande struttura lega la sua fortuna a Onorato II Caetani d’Aragona, signore di Fondi e duca di Traetto (Minturno medievale). La base della torre è stata realizzata con materiale di spolio romano, ed una volta sfoggiava due ordini di merli guelfi ormai scomparsi, ma presenti nel trittico della chiesa di San Pietro. Ma la storia del castello.di intreccia con la vita di una nota e bellissima donna Giulia Gonzaga, giunta a Fondi perché andata in sposa a Vespasiano Colonna quarantenne menomato nel fisico, 40enne e con una figlia.

Guida turistica di Fondi: la bella Giulia Gonzaga

Nel 1526 Giulia Gonzaga arriva a Fondi, promessa in sposa al non più giovane Vespasiano Colonna, che l’avrebbe lasciata vedova dopo solo 2aa. Ariosto la definisce “una dea”, Sebastiano del Piombo la ritrae per la sua bellezza e la sua finezza. Trasformò Fondi in una “piccola Atene”, tra artisti e letterati che frequentavano i suoi appartamenti. Le sue descrizioni attirarono però l’attenzione del sultano di Costantinopoli Solimano II che il 9 Agosto 1534 inviol ammiraglio Khair ed-Fin Barbarossa , un corsaro ottomano a rapirla. La contessa riuscì miracolosamente a fuggire, ma morì molto presto a 53aa in un convento di Napoli per scappare ai sospetto del Sant’Uffizio.

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