Visita guidata della Via Appia

Visita guidata della Via Appia: come, dove e quando.

La costruzione della celebre Regina Viarum si deve al Censore Appio Claudio che nel 312 a.C. decise di realizzare questa importante strada nel bel mezzo della Seconda Guerra Sannitica e dell’espressione romana in Campania. La Via Appia fu poi continuata in un secondo tempo da capita fino a Brindisi passando per Venosa, nel 191 a.C. In provincia di Latina il tratto più monumentale e meglio conservato é lungo circa 2 km e si trova tra Fondi e Itri.

Visita guidata della Via Appia: la gola di Sant’Andrea

Nelle gole di Sant’Andrea la costruzione della via Appia risulta piuttosto scenografica: per costruirla vennero realizzati dei terrapieni lunghi centinaia di metri ed altro tra i 12 ed i 14 metri. Questi muraglioni in opera quadrata o poligonale, fanno da base per la via in poligoni di basalto, larga 4,2 metri con su entrambi i lati dei marciapiedi di terra battuta. lungo il percorso si incontrano i resti di varie costruzioni e monumenti, ma soprattutto degli aggiustamenti fatti principalmente in età borbonica per mantenere afficente il percorso.

Guida turistica della Via Appia : la via Appia borbonica

I tratti borbonici della Via Appia sono stati restaurati nel 1767- 1768 da Ferdinando IV in occasione dell’arrivo di Maria Carolina D’Asburgo, da lui sposata per procura. Il re per dare una bella impressione alla sposa in arrivo nel suo nuovo regno, fece aggiustare la via Appia fino a Capua e poi un altro asse viario fino a Napoli. Egli fece allargare la carreggiata, mettere tutti i parapetti e sistemare i ponti. Fece inoltre costruire delle piazzole lungo la strada.

Guida turistica della Via Appia: la via Appia romana

Da un miliardo conservato a Monte San Biagio, sappiamo che il tratto di basolato vulcanico conservato lungo il tracciato Fondi- Sperlonga fu realizzato dall’Imperore Caracalla perché i vecchi basoli in pietra calcarea erano usurati. La larghezza della carreggiata permetteva l’incrocio di due carri. Lungo il percorso sono visibili piazzole di sosta, attrezzate non solo per spostare ma per accogliere anche i viandanti di passaggio.

Visita guidata della Via Appia: il fortino S.Andrea

AI tempi dei Borboni il confine tra Regno delle Due Sicilie a Stato Pontificio si trovava appena a sud di Terracina, ma quello vero e proprio, era invece proprio nelle gole di Sant’Andrea. Il fatto che le gole fossero strette ed impervie permettevano di realizzare facilmente delle fortificazioni che potessero essere chiuse al bisogno. Proprio qui gli Antichi Romani avevano realizzato i terrazzamenti del tempio di Apollo, e nel medioevo vi si realizzò sopra un fortino. Passato attraverso i secoli il fortino giunge ora a noi come era in epoca Napoleonica sotto Gioacchino Murat.

Visita guidata della Via Appia: il tempio di Apollo

Circa a metà della salita nelle gole, la Via Appia era dominata da un grande santuario dedicato ad Apollo. Parliamo di ben 13 terrazzamenti 8n opera poligonale, con un gran numero di vani a volta utilizzati ad uso cisterna con una capacità totale di acqua di circa 2757 mc. Queste strutture sono state datate dal IV secolo a.C., ma la maggior parte sono lievemente più moderne dovevano sostenere il tempio stesso, delle fontane, un boschetto sacro di alloro, statue, cappelle e portici. Purtroppo tutte queste strutture sono state perdute con la costruzione del forte.

Guida turistica della Via Appia: i nostri consigli

Abbiamo dei quadri della fine del 1700 che ritraggono i ruderi che a quel tempo erano ancora possenti. Proprio i resti del tempio ospitarono nel medioevo una cappella dedicata a Sant’Andrea, che ha dato il nome alla località. Se fossero rimasti i resti immortalati dai vedutisti settecenteschi il luogo sarebbe particolarmente apprezzabile, ma comunque rimane un luogo suggestivo. Tracciato conservato é lungo circa 2 km, ci sono due parcheggio , uno all’inizio ed uno alla fine, e a valle c’è un area picnic con tavoli in legno. In estate portare con sé dell’acqua.

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