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Guide Turistiche Abilitate per le Province di Frosinone e Latina. ....................................... Licensed Tourist Guides for Montecassino and its surroundings.
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Quasi 2 anni fa su un giornale di larga diffusione, l'Abate di Montecassino Dom Donato Ogliari, senti' la necessita' di spiegare ai lettori che il mondo benedettino non e' un blocco solido come un granito, ma e' un mondo monastico molto variegato. Mi sono resa conto pure io, durante il mio lavoro di Guida Turistica che il 99% dei visitatori considera i Benedettini come un'unica tipologia di monaci e che a capo di questo mondo cosi' uniforme, c'e' secondo loro, Montecassino con il suo Abate.
SBAGLIATO! anzi SBAGLIATISSIMO!
Forse a questo mondo non vi e' nulla di piu' complicato che l'universo Benedettino visto che in circa 1500 anni di storia non sono mancati i cambiamenti, le rivoluzioni, e le riforme. Ma bando alle ciancie, come diceva mia nonna. Prendete carta e penna e cerchiamo di tracciare una mappa semplice ma efficace dell'universo benedettino.
Nel 1880 in occasione del XIV centenario della nascita di San Benedetto proprio nell'abbazia di Montecassino nasceva l'idea di creare una confederazione benedettina con una scuola di preparazione unica, che Papa Leone XIII individuo' nel restaurato collegio di sant'Anselmo. Dopo una serie di colloqui, lo stesso Papa con il breve Summum semper del 1893 istituiva la confederazione benedettina, una unione di tutte le congregazioni monastiche che seguivano la regola , ma che comunque volevano rimanere autonome. Nel momento della nascita della confederazione, le congregazioni benedettine erano 13, tra cui la congregazione Cassinese e quella Sublacense. Sono poi aumentate di numero fino ad arrivare a 19, anche se per esempio le due ultime congregazioni appena citate, si sono fuse a creare la Congregazione Cassinese Sublacense. Esse vengono comunemente divise in due tipologie: quelle create su base geografica (per esempio la Congregatio Hungarica, o la Congregatio Helvetica) e quelle create sulla base della diversa osservanza (come la Congregatio Santae Mariae Montis Oliveti o la Congregatio Vallis Umbrosae). Queste ultime congregazioni sono naturalmente sul territorio italiano, ma sono di osservanza lievemente diversa, perche' sebbene seguano la Regola di San Benedetto, seguono le linee guida dei loro santi fondatori, e si sono uniti alla confederazione nel corso del tempo, per esempio gli Olivetani nel 1960, i Vallombrosani ed i Camaldolesi nel 1966 ed i Silvestrini solo nel 1973.
Ma una confederazione ha necessita' di una guida, individuata nella figura dell'Abate Primate, con sede a Sant Anselmo, che quindi oltre ad essere il seminario comune per tutti i monaci, e' diventato anche il luogo dell'Abbazia Primaziale, dove cioe' risiede la curia dell'Abate Primate. L'Abate viene nominato dal Congresso degli Abati, cioe' dai superiori dei monasteri di tutto il mondo e dura in carica 8 anni ma puo' essere riconfermato per ulteriori 4 anni. Attualmente l'Abate primate in carica, votato nel 2016 e' il Rev.mo Gregory Polan, monaco Americano. L'Abate di Montecassino quindi, ha solo una importanza onorifica, essendo la guida del monastero benedettino piu' famoso al mondo e dove riposano i resti di San Benedetto (Anche se l'Abbazia di Fleury la pensa diversamente leggi qui il mio articolo su questo argomento), partecipa come gli altri Abati alle riunioni interne alla Confederazione , ma non ha un potere particolare all'interno di questo ordinamento.
Ma in tutto questo i Cistercensi dove si collocano? I cistercensi non fanno parte della Congregazione Benedettina, ma hanno un loro Ordine specifico, suddiviso a sua volta in 25 congregazioni. Questo ordine ha la propria sede centrale a Roma chiamata Casa Generalizia dell'Ordine Cistercense , dove risiede l'Abate Generale , in questo momento Dom Mauro Giuseppe Lepori, di origine svizzera. L'abate generale rimane a capo dell'ordine per 10 anni e puo' essere rieletto.
La grande famiglia benedettina ha visto nel corso della storia la nascita di nuove osservanze interne, la perdita di alcune di loro, divisioni, riunioni, cambiamenti, ma la Regola di San Benedetto li ha sempre uniti nella loro diversita'.... Molto simili ma cosi' diversi!
Seguitemi nelle mie visite guidate a Montecassino, Casamari, Fossanova e le altre grandi Abbazie e vi raccontero' ancora tante storie!
Tutte le volte che accompagno in veste di Guida Turistica un gruppo Francese presso il Monastero di Montecassino, mi aspetto una delle domande piu' ricorrenti tra i Francesi: Ma le reliquie di San Benedetto non sono conservate in Francia? Quest'anno, dopo aver letto vari libri sull'argomento, sono andata di persona in Francia ad indagare ed ora vi riferisco le tesi dei Francesi su questo argomento scottante.
Il governo Italiano decise visto il grande valore simbolico dell'Abbazia di Montecassino di iniziare proprio da qui la ricostruzione d'Italia. il 15 Marzo 1945 primo anniversario della distruzione diella cittadina di Cassino veniva posta dal governo Italiano la prima pietra della ricostruzione alla presenza di 8 ministri e del rappresentante della Santa Sede. Il 15 marzo non era solo un giorno simbolico per la storia tristemente recente ma diventava ancora più ricco di significato se si ricorda come sia stato dedicato a Papa San Zaccaria, colui che promosse la prima ricostruzione.
Sebbene i lavori di sgombero occuparono alcuni degli anni seguenti, rallentando il lavoro di coloro che volevano una veloce ricostruzione, diedero tempo ai monaci ed agli architetti di porre le basi teoriche dell'odierna struttura.
In quel momento di grande sforzo fisico ed intellettuale l'Abate Diamare, dopo aver visto la propria abbazia distrutta e dopo aver trovato rifugio a Sant'Elia Fiume Rapido, vi morì il 6 settembre 1945, lasciano la propria comunità divisa tra l'Oratorio di San Giuseppe, Sant'Elia, Roma e Farfa. La sua comunità sparsa su vari luoghi era però desiderosa di tornare a vivere nella propria sede storica. Il 1 Novembre 1945 assumeva la guida della comunità l'Abate Rea, uomo energico e carismatico e già due mesi dopo, il 16 gennaio del 1946 esponeva alla commissione ministeriale la sua idea di ricostruzione dell'Abbazia di Monte Cassino. Il motto dell'intera opera sarebbe stato: "Dov'era e Com'era"
Questa idea che tendeva a ricostruire il monastero facendo una replica uguale all'originale, non potè essere criticata da coloro che temevano si imitasse o si contraffacesse il vecchio monastero. Si tentava così di riallacciare il filo violentamente spezzato dalla guerra tra la antica Badia e quella nuova. Per mettere il prima possibile le ditte edili al lavoro, il Comando Militare Alleato mise a disposizione 100 prigionieri Tedeschi affinchè liberassero dalle macerie il chiostro centrale, le celle, l'archivio e la biblioteca, mentre il Genio Civile ricostruiva la grande cisterna
Vista la necessità di ricostruire tutto esattamente come era in passato, l'Abate dovette cercare tutta la documentazione necessaria. Fu di fondamentale aiuto il lavoro fatto alcuni anni prima da un monaco ingegnere, Don Angelo Pantoni, al quale poco tempo prima era stato chiesto di eseguire un rilievo planimetrico ed altimetrico per le autorità italiane. Questi dati sarebbero stati fondamentali nel 14 anni che seguirono, per veder risorgere l'Abbazia sulla sommità del Sacro Monte.
ma questa è un'altra storia che vi racconterò quando faremo una visita guidata di Montecassino insieme!
Sorta sui resti di due templi dedicati a Giove e ad Apollo e un presidio romano, l'Abbazia di Montecassino deve la sua fondazione a San Benedetto le cui reliquie insieme a quelle di Santa Scolastica sono sistemate nell'Altare Maggiore. Il monastero fu distrutto quattro volte nella storia, ma potè sempre risorgere grazie alla tenacia dei suoi monaci. Pressoché integra si è conservata la cripta, decorata nel 1913 dagli artisti della scuola tedesca di Beuron. La visita comprende tutte le parti dell'Abbazia aperte al pubblico, compreso un interessante museo, dove vengono conservate numerose opere e reperti di grande pregio e valore, tra cui: manoscritti, libri, disegni e stampe; resti della Basilica, reperti etruschi e di arte romana; statuette lignee, vasi ellenici, etruschi e italici; pitture e sculture benedettine, ricami e paramenti sacri.
Useful Informations
Montecassino Abbey
Opening Times: 09:00-12.30am and 03.30-05:00 pm (6:00pm Summer time) everyday
Admission Fee: Free entry
Services: Sundays and religious holidays 09:00am 10:30am 12:00 am
Dress Code: no shorts, bare shoulders or miniskirts allowed.
Toilets: free entry, donations accepted. (0.50 euro will do)
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Meeting point: at your hotel, ar at the train station as you prefer
Round trip duration:2 hours
Final stop: back at the hotel/station
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